AUMENTI TARI: FIRENZE, PRATO E PISTOIA RISCHIANO UNA STANGATA DEL 6-7%. NEI COMUNI NON CAPOLUOGO RINCARI FINO AL 8,6%.

Adiconsum chiede un incontro urgente all’ATO Toscana Centro. 

L’Assemblea dell’ATO Toscana Centro, che comprende 65 Comuni, tra i quali i capoluoghi Firenze, Prato e Pistoia, ha espresso voto favorevole all’aumento della TARI, con rincari che potranno arrivare già quest’anno sino al 8,6% (6-7% a Firenze, Prato e Pistoia), come si apprende dalle notizie apparse sugli organi di stampa. 
La decisione consegue al via libera dell’ATO al PEF (Piano Economico Finanziaro) per il 2022. 
Per correre ai ripari e non gravare sui cittadini, la Giunta del Comune di Firenze ha già deliberato una variazione di bilancio in via d’urgenza per 6 milioni di euro. Ma non basta. 
Secondo l’ATO, alla base degli aumenti ci sarebbero la crescita significativa dei costi di gestione del servizio, nonché la mancata attuazione del modello organizzativo e gestionale regionale che prevedeva la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione del rifiuto indifferenziato dell’ambito. 
A ciò si aggiungano, sempre secondo l’ATO, la crescita costante dei prezzi di accesso agli impianti convenzionati o di mercato ed il “fisiologico invecchiamento di alcuni impianti di trattamento, in particolare della frazione organica, determinati in alcuni casi anche da interventi dell’autorità giudiziaria, che hanno imprevedibilmente costretto a ricorrere ad impianti di mercato con costi risultati molto superiori a quanto previsto nei valori inseriti nei corrispettivi del gestore per i primi quattro anni della concessione”, oltre al “crollo del prezzo di valore sul mercato di materie da riciclaggio come carta e vetro e il rialzo dei prezzi di tutte le materie prime e dell’energia” (così si legge in una nota diffusa dopo l’approvazione del PEF). 

La Presidente di Adiconsum Toscana APS, Dott.ssa Grazia Simone, esprimendo la propria preoccupazione, dichiara: “Ancora una volta, sono i cittadini a dover pagare di più per far fronte ai ritardi ed anche a scelte poco lungimiranti della politica. Eppure, la raccolta differenziata nell’ambito è ben al di sopra del 65% ed è in costante crescita, a dimostrazione della sensibilità delle persone verso i temi ambientali. Nei prossimi giorni, chiederemo un incontro urgente ad ATO Toscana Centro perché vi è la necessità di capire i motivi degli aumenti sulla base di dati concreti e non di mere dichiarazioni“. 

Anche i Presidenti di Adiconsum FirenzeAntonello SimoneAdiconsum Prato, Franco Becocci e Adiconsum Pistoia, Denisa Sira Domenichelli, vogliono vederci chiaro: “L’assemblea dell’ATO Toscana Centro, dopo aver votato favorevolmente l’aumento della TARI, ha approvato un ordine del giorno per l’attivazione di un gruppo di lavoro permanente con i Comuni per programmare azioni concrete di mitigazione dei costi nei prossimi anni. Noi riteniamo che sia, altresì, opportuno e necessario un coinvolgimento in tale gruppo di lavoro delle Associazioni dei consumatori, in rappresentanza degli interessi diffusi dei cittadini/contribuenti, su cui materialmente gravano i costi finali della raccolta e smaltimento dei rifiuti proprio attraverso il pagamento della TARI“.  

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