BUONI PASTO

IN CASO DI MANCATA ACCETTAZIONE DA PARTE DEGLI ESERCENTI, RISCHIO DANNO ECONOMICO PER 3 MILIONI DI LAVORATORI/CONSUMATORI. URGE RIFORMA DEL SISTEMA DI GARA.

Adiconsum auspica l’apertura di un confronto con le Associazioni di categoria degli esercenti.

In questi giorni, si è acceso il dibattito sulla gara BP10 di CONSIP, di prossima pubblicazione, che ha portato le Associazioni di categoria degli esercenti ad una dura presa di posizione contro l’attuale sistema di gestione dei buoni pasto.
In particolare, le Associazioni lamentano l’eccessiva onerosità delle commissioni applicate sul prezzo dei buoni (il 19-20% circa sul valore di ciascun ticket) che, sommate agli oneri di gestione e finanziari, provocherebbero un deprezzamento di circa il 30%.
In pratica, ogni 10.000 euro di buoni incassati, le perdite, in termini di ricavi, sarebbero per gli esercenti convenzionati di circa 3.000 euro.
Pertanto, le Associazioni di categoria hanno richiesto una riforma radicale del sistema, con la riduzione immediata dei ribassi sul prezzo in fase di gara e il rimborso del valore nominale dei ticket, senza applicazione di commissioni.
In caso contrario, il rischio è che gli esercenti non accettino più i pagamenti a mezzo buoni pasto.

Adiconsum non può che manifestare la propria preoccupazione per tale situazione, che interesserebbe ben 3 milioni di lavoratori/consumatori italiani.
“I buoni pasto”, spiega il Presidente di Adiconsum Firenze, Avv. Antonello Simone, “laddove previsti dai contratti collettivi nazionali e dai contratti individuali, rappresentano un diritto acquisito dei lavoratori/consumatori, che li utilizzano per soddisfare primarie esigenze alimentari. Pertanto, la mancata accettazione da parte degli esercenti, si tradurrebbe in una violazione di tali diritti, nonché delle convenzioni che pure gli stessi hanno sottoscritto. Tuttavia, comprendiamo, altresì, le ragioni economiche delle Associazioni di categoria che, proprio per la eccessiva onerosità del sistema attuale, rischiano di non poter rispettare gli impegni assunti in convenzione, soprattutto dopo le difficoltà subite a causa della Pandemia. Urge, quindi, un confronto sereno tra le Parti per l’avanzamento di proposte di riforma condivise”.

“Adiconsum, anche nelle sedi istituzionali, ha sempre avuto un rapporto di fattiva collaborazione con le Associazioni di categoria degli esercenti per la risoluzione di problematiche comuni a consumatori e imprese”, aggiunge il Presidente di Adiconsum Toscana APS, Dott.ssa Grazia Simone. “E’ necessario, quindi, che si faccia fronte comune per ovviare al problema, che esiste e va affrontato, poiché riguarda un numero ingente di cittadini, dall’una e dall’altra parte. Adiconsum si rende disponibile ad aprire un confronto con le Associazioni di categoria per trovare soluzioni ed evitare uno scontro che non gioverebbe a nessuno”.

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