23 febbario 2024 La variazione mensile è +0,8% mentre a dicembre era -0,3%. La variazione annuale è +1,4% mentre a dicembre era +0,3%. Si inverte quindi il trend in diminuzione registrato negli ultimi mesi del 2023, con le principali voci del carrello della spesa in impennata. In aumento pesci e prodotti ittici (+3,6% rispetto al mese precedente, +2,3% su base annuale), latte, formaggi e uova (+4,8% su base mensile, +2,0% rispetto a gennaio 2023), i vegetali (+5,7% in un mese, +13,2% in un anno), pane e cereali (+3,3% rispetto al mese scorso, +4,5% rispetto a gennaio 2023), la frutta (+5,2% rispetto al mese precedente, +29,2% in un anno) e le carni (+2,0% su base mensile, +2,6% su base annuale). Non da meno le bevande alcoliche e tabacchi, con i vini (+9,0% su base mensile, +3,1% in un anno) e le birre (+4,6% rispetto al mese precedente, +6,1% in un anno). Sul fronte energetici, registriamo in diminuzione l’energia elettrica (-0,8% rispetto a dicembre 2023, -42,3% rispetto a gennaio 2023). In aumento il gas (+5,4% in un mese, -28,3% in un anno) e la fornitura d’acqua (+2,9% rispetto al mese precedente). Ricordiamo che dal 2024 il consumatore/utente subisce la mancata proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema in bolletta, il ritorno dell’IVA al 22% invece che al 5%, la riduzione dei bonus energetici portati da un valore ISEE di 15.000 euro a 9.530 euro per nuclei familiari con meno di tre figli. Alla luce delle numerose segnalazioni che giungono ai nostri sportelli, Adiconsum evidenzia che la fine del mercato tutelato del gas con la conseguente tariffa PLACET sta danneggiando anche quei consumatori che già avevano scelto il mercato libero. Infatti, le Aziende hanno apportato in corso d’opera o in caso di rinnovo di contratti scaduti delle modifiche unilaterali che hanno fatto lievitare le tariffe del gas, in alcuni casi del 300%. Ciò è potuto accadere perché la normativa consente alle Aziende di comunicare tali modifiche con un’unica e semplice comunicazione scritta per posta ordinaria o semplice mail, e di avvalersi della formula del silenzio-assenso per procedere alla loro applicazione. Adiconsum ritiene che la comunicazione delle variazioni tariffarie debba essere inviata con modalità certificate che diano prova dell’avvenuta ricezione. Adiconsum ha pertanto chiesto l’apertura di un Tavolo al Ministro e alle autorità competenti per accompagnare il passaggio al mercato libero e l’avvio di una Campagna capillare di informazione, anche in considerazione della complessità della tariffa energetica e della difficoltà di comparazione delle varie offerte sul mercato. Scarica qui la tabella riepilogativa diffusa dal Comune di Firenze |
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